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Cronaca

JESI L’INCENDIO NELLA CANTINA DI VIA ROCCABELLA, L’INVOLONTARIO PROTAGONISTA: “TUTTA COLPA DI UNA CANDELA”

fuoco7JESI, 21 giugno 2016 – Alle 14.30 di oggi, 21 giugno, i residenti del palazzo di via Roccabella – numero 15 – che fa angolo con costa Baldassini, hanno potuto far rientro nei loro appartamenti. Tranne quelli del primo piano che hanno dovuto attendere perché a contatto con la cantina nella quale si erano sviluppate le fiamme e quindi i locali sono stati sottoposti all’opera di controllo dei vigili del fuoco.

L’allarme era scattato verso mezzogiorno quando alcuni residenti si sono accorti del fumo che usciva copioso dallo scantinato. L’odore acre si era propagato fin lungo corso Matteotti.

F.R., 75 anni, ex idraulico, stava cercando alcune cose nel ripostiglio dove custodisce attrezzi del suo trascorso lavoro. Il posto non è servito nè da acqua nè da corrente elettrica, perciò si stava servendo di una torcia a pile che aveva appoggiato sulla macchina da scrivere di una scrivania.

“Ma ad un certo punto – ci racconta dal pronto soccorso dove era stato trasferito con l’ausilio del 118 per accertamenti, causa un principio di intossicazione – la torcia si è spenta. Allora ho fatto ricorso a un portacandela con la candela accesa e inserita”.

fuoco4E’ stato un attimo, imprevedibile e improvviso. “La candela è caduta tra alcune cassette di plastica e subito si sono sprigionate le fiamme. Ho cercato in tutti i modi di riuscire a spegnerle ma è stato inutile. Ero spaventato e sono uscito”.

Il fumo gli aveva annerito braccia e capelli, nessuna bruciatura, e i successivi controlli non hanno rivelato nulla di grave. L’uomo è stato dimesso nel pomeriggio, alle 16.

Ha potuto così tranquillizzarsi la figlia, Rossella, che è rimasta per tutto il tempo a seguire l’opera dei vigili del fuoco.

“Mio padre è sempre stato un uomo metodico ma anche apprensivo. Immagino quanto si sia spaventato. Lì nella cantina custodiva i suoi attrezzi e poi abiti dismessi, qualche mobile, cose varie, vecchia roba insomma”.fuoco1

I vigili del fuoco, intanto, erano tempestivamente intervenuti con le partenze di Jesi e Falconara, due autobotti,  e un carro bombole  – con gli autorespiratori – da Ancona. In totale una quindicina di uomini che hanno avuto il loro da fare per avere ragione delle fiamme anche per la situazione difficile nella quale si trovavano a operare considerata la poca agibilità dei vicoli del centro.

Ma tutto si è risolto nel giro di un paio d’ore, necessarie anche per mettere in sicurezza l’edificio per il quale, comunque, non ci dovrebbero essere stati danni strutturali.

La zona circostante alla vie interessate dall’incendio era stata momentaneamente interdetta dalla polizia locale, coadiuvata anche dai carabinieri.

(p.n.)

 

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