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Cronaca

JESI LA NUOVA “CASA” DELLA SCHERMA: SIGLATO IL PROTOCOLLO D’INTESA

sch4JESI, 17 maggio 2016 – Una casa nuova – che rimarrà di proprietà pubblica – per il Club scherma Jesi. Una casa che lo accolga e presenti agli occhi di ognuno per quello che è diventato nel corso di questi ultimi decenni: vale a dire il Club più titolato al mondo. Con tutto quello che ne deriva.

E’ questo l’intento che hanno sottoscritto nel primo pomeriggio di oggi, 17 maggio, nelle sale pergolesiane del teatro, il comune di Jesi, con il sindaco Massimo Bacci, il Club scherma Jesi, con il presidente Alberto Proietti Mosca, la Banca popolare di Ancona, con il presidente Corrado Mariotti e l’Eridania Sadam, con il presidente Massimo Maccaferri.

A supporto, anche se non firmataria del relativo protocollo, l’università Politecnica delle Marche, con il professor Gian Marco Revel, in rappresentanza del rettore.

 

In sostanza, il vecchio palazzetto di via Solazzi assumerà la funzione di memoria storica e di supporto alle esigenze del liceo sportivo che sta proprio lì, a due passi, mentre le lame si trasferiranno nell’area della ex Sadam, dove sorgerà il nuovo centro di preparazione alla scherma.

Nel protocollo vengono contemplati anche la redazione di un piano di management sportivo – in collaborazione tra Eridania e Club scherma – e l’elaborazione di uno studio per la valorizzazione del brand territoriale della scherma, affidato alle competenze dell’università.

Un grande contenitore, dunque, dove la scherma sarà volano per la formazione, i materiali, il turismo, i campus.sch1

Una vera e propria impresa economica declinata dallo sport, funzionale alla valorizzazione del territorio e di tutto quanto intorno ad esso vive e si sviluppa. Per ora un progetto ma che porta con sé la determinazione di riuscire a realizzarlo.

 

«Le condizioni vere per centrare questo obiettivo – ha affermato il sindaco Bacci – ci sono tutte, anche per valorizzare un brand importantissimo per la nostra città. Con il gruppo Maccaferri c’è stata subito intesa, e non solo per questo progetto».

Certo, un progetto ambizioso per il quale servirà, costantemente, «un confronto continuo con tutti» e che si avvarrà di una cabina di regia, coordinata dal Comune, con funzioni di coordinamento e supporto interdisciplinare, composta da rappresentanti dei sottoscrittori.

«Un altro progetto concreto – ha sottolineato Maccaferri – questo è un giorno importante. La nostra vocazione industriale non disdegna affatto il coinvolgimento in ambiti sportivi, culturali, tecnologici, per valorizzare il territorio e per essere di supporto all’Amministrazione che ha deciso di concentrare risorse importanti in quell’area».

Da sempre al fianco del Club, la Bpa, il cui presidente Mariotti ha sottolineato come oramai «è nella nostra tradizione continuare ad appoggiare questa nobile istituzione. Abbiamo aderito con convinzione per darle continuità ad alto livello».

 

sch3«Siamo sempre andati avanti con la politica dei piccoli passi, questo è un grande balzo – ha sostenuto Proietti Mosca – tutti mettono qualcosa senza sapere se andrà bene ma l’importante è provarci».

 

Entro settembre ci sarà la progettazione della sede e tra due giorni «ci recheremo in Germania, a Tauber – ha reso noto  Massimo Pinardi del gruppo Maccaferri – località che con le sue strutture è la fucina dei campioni della scherma tedesca. Andremo a studiare cosa hanno fatto per riportare con noi quanto di meglio vedremo».

sch2Non poteva mancare anche il pensiero di Ugo Coltorti, assessore allo sport, il quale ha sottolineato come «il percorso per arrivare sin qui è stato lungo e ancora c’è strada da fare. Ma questa è una missione che serve anche per ritrovare cose importanti: lo sport è cultura che facilita le relazioni, che aiuta a far crescere la comunità intera. E, poi, l’attività del Club è tale che serve una struttura adeguata».

Il professor Revel ha subito specificato che «come università crediamo nel progetto per supportarne lo sviluppo tecnologico e per accompagnarne con competenza tutte le occasioni che si potranno sviluppare intorno. Ci occuperemo di progetti specifici per implementare l’idea e per sviluppare il brand».

I finanziamenti? Intanto l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione dell’area, ottenere moneta pubblica e un piano di ricerca per sponsorship private.

 

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