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Attualità

JESI Emergenza, in video riunione tutti i provvedimenti socio-sanitari

Con l’intervento del direttore dell’Asp Franco Pesaresi e chiusura del sindaco Massimo Bacci

JESI, 4 maggio 2020 – La video riunione di questo pomeriggio, tenuta dal Comune di Jesi alla presenza via Zoom di consiglieri e assessori, ha illustrato in diretta i provvedimenti adottati in materia socio-sanitaria nella città in tempi di emergenza.

Emergenza che il Consiglio dei Ministri considera di 6 mesi, ovvero fino al 31 luglio.

Daniele Massaccesi, presidente del Consiglio comunale, ha moderato le discussioni. Il dirigente dell’Area servizi al cittadino Mauro Torelli ha fornito una panoramica preliminare.

I provvedimenti socio-sanitari: la panoramica 

19 marzoProtocollo d’intesa per consegnare farmaci a domicilio per evitare il più possibile la mobilità delle persone. In prima linea i medici di base e le farmacie jesine, ma anche la Croce Rossa laddove possibile.

Dello stesso periodo è anche la sospensione a tempo indeterminato delle tariffe relative ai servizi educativi e scolastici, intervento del tutto conseguente la sospensione dei servizi stessi.

Il presidente del Consiglio comunale, Daniele Massaccesi (sx), e Mauro Torelli, dirigente dell’Area servizi al cittadino (dx)

3 aprileIstituzione dei buoni spesa: il Governo ha stanziato 211 mila euro per il Comune di Jesi, l’Amministrazione ha a sua volta affidato la gestione dei finanziamenti direttamente all’Asp9. Sono inoltre arrivati fondi ulteriori dalla Comunità islamica e dalla cooperativa Tadamon, per un totale di 4 mila euro.

17 aprile – La condivisione della “Spesa sospesa”, iniziativa solidale di origini napoletane. A Jesi la prima realtà ad averla adottata è la Coop.

Del medesimo giorno è anche l’accordo di ospitalità del personale della Marina Militare, attivo presso l’ospedale da campo allestito al “Carlo Urbani”, nei locali dell’ex seminario, richiesto direttamente dalla Protezione Civile Marche. Gran parte del contingente militare è ospite della struttura da circa 10 giorni, struttura la cui dirigenza scolastica ha volentieri fornito previa autorizzazione. Le spese del soggiorno sono anticipate dal Comune, ma saranno integralmente rimborsate dalla Regione. Sarà effettuata un’adeguata sanificazione quando il personale lascerà la città.

24 aprileIl Comune patrocina la Web App “Spesa in quartiere” realizzata da un team di giovani per evitare file e sovraffollamenti dei negozi di grande distribuzione. Si tratta di una sperimentazione a titolo completamente gratuito effettuata a Jesi che prevede un’interazione tra commerciante e cittadino: quest’ultimo individua i beni di cui ha necessità, il commerciante prepara la spesa tagliando le code. I giovani ideatori si stanno attivando per promuovere l’iniziativa che sarà esportata anche al di fuori del Comune.

In chiusura, ancora di fine aprile è la raccolta di computer dismessi da parte di volontari per favorire la didattica a distanza per studenti e studentesse in difficoltà economiche. La raccolta ha fruttato il reperimento di 250 dispositivi informatici, mentre un donatore privato – che vuol restare anonimo – è in procinto di donare 50 connessioni WiFi per un anno a chi ne abbia bisogno (un regalo che nel complesso vale 15 mila euro, e anche di più in termini umani).

Iniziative solidali di alto spessore sociale, tanto più che da settembre la scuola riaprirà integrando didattica a distanza e in presenza.

Il ruolo dell’Asp9

A delineare il ruolo dell’Azienda Servizi alla Persona, ambito IX, il suo direttore Franco Pesaresi.

Il direttore dell’Asp, Franco Pesaresi

«Dopo la chiusura dei centri diurni – spiega -, l’Asp9 si è prodigata per potenziare le prestazioni domiciliari già esistenti ma soprattutto in sostituzione ai servizi sospesi. Jesi costituisce l’unica realtà nelle Marche ad aver mantenuto attivi tutti i servizi, tranne ovviamente quelli indicati dai Dpcm. L’assistenza educativa scolastica è da subito diventata domiciliare, il servizio di assistenza della persona con disabilità grave nello svolgimento di attività vitali di base è attivo, così come lo sono i servizi per anziani, tranne il centro diurno Alzheimer. Per le persone che soffrono di Alzheimer sono a disposizione schede quotidiane di stimolazione cognitiva, vademecum per regolare i contatti con i congiunti e un supporto costante per scongiurare regressioni dei progressi. Infine, è ancora attivo il Siproimi (ex Sprar), così come le strutture residenziali, con tutte le cautele che il caso richiede».

asp9

«Se la Rsa non ha ancora avuto casi positivi finora – prosegue Pesaresi -, è perché abbiamo applicato un necessario eccesso di prudenza. Abbiamo avuto fortuna, ma disponiamo anche di un sistema di vigilanza attento che prevede l’utilizzo di tute, mascherine e guanti e la misurazione quotidiana della temperatura corporea degli operatori che, se presentano sintomi para-influenzali, non possono neppure venire a lavorare. Ringrazio operatori e operatrici della Casa di riposo per il duro lavoro, ma anche gli e le assistenti sociali, che hanno lavorato anche di sabato, fino a sera, talvolta richiamati dalle ferie. Forniti i voucher per la spesa a 745 famiglie jesine, distribuendone più di 100 al giorno. Tutte le domande sono state soddisfatte, non ci sono esclusi se non per mancanza di requisiti. I circa 8 mila euro di risorse avanzati saranno probabilmente destinati a famiglie in difficoltà con gli affitti. Grazie, tra gli altri, anche alla ditta Apra, che ha donato all’Asp tramite la Fondazione Vallesina Aiuta onlus».

Sarebbero state 666 le famiglie aiutate grazie al sussidio del Governo, mentre le risorse raccolte dal Comune e dall’Azienda hanno permesso un incremento di 79 nuclei.

L’intervento dei consiglieri

La Regione Marche, specifica Pesaresi su richiesta della consigliera Silvia Gregori, sta elaborando le linee guida per la riapertura dei centri diurni.

Silvia Gregori

La consigliera comunale Silvia Gregori

Il direttore dell’Asp ha sottolineato l’incremento progressivo dei servizi in sostituzione, dato che agli inizi le famiglie, per paura del virus, rinunciavano agli stessi, mentre con il crescere della loro efficienza questi siano tornati ad essere erogati quasi con le stesse cifre del pre-Covid.

Il consigliere Samuele Animali ha problematizzato la questione dei dpi, chiedendosi se non fossero le famiglie o gli operatori stessi a rifiutarsi di svolgere i servizi previsti senza dispositivi di protezione individuale, sebbene Pesaresi abbia specificato come la fornitura degli stessi spetti alle cooperative e non all’Asp.

Samuele Animali

Il consigliere comunale Samuele Animali

L’assessora Marialuisa Quaglieri e il sindaco Massimo Bacci

«Quest’emergenza ha rafforzato ancora di più la solidarietà già forte nella città di Jesi – constata l’assessora ai Servizi sociali, Marialuisa Quaglieri -. Dal canto nostro, noi abbiamo cercato di capire i bisogni e di assecondare i desideri delle persone. Per questo abbiamo, per esempio, attivato due linee telefoniche di supporto, l’una per tutti i cittadini, l’altra per le persone malate di Alzheimer, supportati, tra l’altro, anche da una ginnastica on line».

L’assessora Marialuisa Quaglieri

In chiusura il sindaco Massimo Bacci, che ha espresso gratitudine nei confronti della grande professionalità con cui le realtà comunali stanno gestendo l’emergenza, come l’Asp e i dirigenti in prima linea, ma anche associazioni benefiche come la cruciale Vallesina Aiuta.

Il sindaco Massimo Bacci

Senza per questo dimenticare tutte quelle piccole realtà e i privati cittadini che stanno dando se stessi – con il lavoro, il volontariato e la beneficenza, ma anche il buonsenso e la responsabilità individuale – per supportare la propria comunità.

Elisa Ortolani

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